Ormai tutti noi conosciamo il commercio equo e solidale, o almeno abbiamo visto le botteghe presenti nelle nostre città o i prodotti a marchio fair trade che si trovano sugli scaffali di molti supermercati. Ma come funziona, quali sono i suoi obiettivi e quali sono le maggiori organizzazioni che lo promuovono?
Il concetto di fair trade si sviluppa in Europa negli anni '60, per ostacolare le società multinazionali nelle loro pratiche di sfruttamento selvaggio delle risorse e dei lavoratori dei paesi più poveri. L'idea alla base era quella di promuovere una forma di commercio tra i paesi produttori e i paesi consumatori in cui ai primi venisse riconosciuto il giusto compenso e in cui venissero rispettati i diritti dei lavoratori locali e l'ambiente. Per farlo, si prediligeva il commercio diretto tra produttore e consumatore, bypassando la grande distribuzione. Inizialmente i consumatori potevano ordinare i prodotti attraverso dei cataloghi e ricevendo poi a casa quanto avevano ordinato. Nel 1969 invece aprì nei Paesi Bassi il primo vero e proprio negozio equo e solidale.
Negli anni '80 il sistema crebbe grazie soprattutto all'attività di Fair Trade International, una ONG che si occupa di certificare le aziende che producono rispettando i principi del commercio equo e solidale, dando loro accesso ai canali di vendita specifici. A partire dagli anni '90 le botteghe equo e solidali si sono diffuse anche da noi in Italia, ottenendo un grandissimo successo. Uno studio delle Università Cattolica e Bicocca di Milano ha calcolato che il giro d'affari del commercio fair trade è arrivato nella sola Unione Europea a 660 milioni di euro (dati 2005) e le merci sono presenti in Italia in ben 79.000 punti vendita (la maggior parte supermercati che offrono anche prodotti a marchio fair trade).
La maggiore organizzazione mondiale nel campo del commercio equo e solidale è la World Fair Trade Organization (WFTO, prima nota come International Federation of Alternative Traders). Ne fanno parte ben 324 organizzazioni tra associazioni, produttori, cooperative, compagnie di export, importatori, reti di negozi, e via dicendo, distribuiti in oltre 70 paesi. La maggiore associazione italiana per il fair trade e membra della WFTO è Altromercato, un consorzio di cooperative/botteghe attive a livello locale, come ad esempio la cooperativa Pangea Niente Troppo, attiva a Roma, o la cooperativa Chico Mendes, attiva a Milano.
I 10 principi del commercio equo e solidale
Ecco i 10 principi del commercio equo e solidale secondo la World Fair Trade Organization: